IL PRETE UOMO DEL DONO E DEL PERDONO. Carini (PA) 18 - 22 febbraio
Corso sul Sacramento della Riconciliazione
Sarà dedicato al sacramento della Riconciliazione il corso proposto dalla Commissione del Centro Madre del Buon Pastore per la Formazione permanente del Clero agli allievi del VI anno di Teologia, ai diaconi, ai presbiteri ordinati recentemente, ai parroci e a tutti quelli che volessero fruirne per un approfondimento. Si terrà al Centro Kolbe di Carini dal 18 al 22 febbraio 2019 e prenderà le mosse dal discorso che Papa Francesco ha tenuto a Palermo lo scorso 15 settembre: «Ecco come coniugare nella vita il verbo celebrare. Tu puoi celebrare la Messa ogni giorno e poi essere un uomo di divisione, di chiacchiericcio, di gelosia, anche un “criminale” perché ammazzi il fratello con la lingua. […] La liturgia sia per voi vita, non rimanga rito. Per questo è fondamentale pregare Colui di cui parliamo, nutrirci della Parola che predichiamo, adorare il Pane che consacriamo, e farlo ogni giorno».
“Il prete uomo del dono e del perdono” è il tema scelto per il corso sulla riconciliazione proposto dal Centro regionale per la formazione del Clero “Madre del Buon Pastore”, in collaborazione con la Pontifica Facoltà Teologica di Sicilia. “L’appuntamento intende qualificare i neo-ordinati, e chi volesse fruirne, alla pratica del Ministero del Sacramento della Penitenza, offrendo una sintesi teologica compiuta sul senso e l’esercizio di questo sacramento nella vita della Chiesa oggi. Il corso – spiega don Calogero Cerami, direttore del Centro – si propone di mediare tra la scienza appresa nelle diverse discipline teologiche, la vita dei fedeli e la preparazione del ministro all’esercizio del ministero sacramentale della riconciliazione. Una rassegna accurata delle questioni morali e canoniche accompagnerà la riflessione, allo scopo di informare il ministro circa il suo ruolo ecclesiale. Attenzione speciale verrà anche dedicata alla dimensione celebrativa volta alla valorizzazione dell’aspetto relazionale della riconciliazione e dell’effetto di guarigione”. Come auspicato in Pastores dabo vobis, 57 – dove si legge «Il fine pastorale assicura alla formazione umana, spirituale e intellettuale determinati contenuti e precise caratteristiche, così come unifica e specifica l’intera formazione dei futuri sacerdoti» -, il corso contribuisce alla sintesi di tutte le dimensioni formative attorno al principio della carità pastorale, aiutando i presbiteri a dialogare col mondo e con le problematiche attuali. Le tematiche verranno sviluppate secondo un modulo interdisciplinare, idoneo a valorizzare tutti gli aspetti del sacramento. In particolare si caratterizza per un’attenzione pedagogica che favorisca l’apprendimento della metodologia del dialogo. La sua conduzione è affidata a docenti delle Istituzioni teologiche e a validi studiosi riconosciuti per le loro qualità sacerdotali ed ecclesiali. La proposta potrà avvalersi del confronto nel gruppo, nell’elaborazione e nella soluzione di alcuni casi di coscienza.