Incontro tra i migranti ospitati a Barrafranca e gli alunni del comprensivo Europa
“Non abbiate paura di noi”
I cambiamenti di una società come quella locale associata alle parole di accoglienza, integrazione, collaborazione e solidarietà. Questo quanto emerso nell’incontro degli alunni della scuola media “Verga”, che fa capo all’ istituto comprensivo “Europa”, con alcuni immigrati arrivati da pochi giorni e che saranno ospiti nella cittadina locale.
In un momento in cui la cittadina è divisa tra sostenitori e non dell’accoglienza è da menzionare l’iniziativa “Una finestra sul mondo” che arriva dalla scuola ed organizzato dai docenti Maria Stella Barbagallo e Antonino Alicata. L’incontro si è svolto in un’aula della scuola diretta dal dirigente Filippo Aleo ed hanno partecipato il presidente della Barrese Calcio, Roberto Costa che da quest’anno ha nel suo organico diversi giocatori di colore e il comandante della polizia municipale, Maria Costa. “Uno dei diversi cambiamenti della nostra società – comincia la docente Maria Stella Barbagallo – riguarda la presenza degli immigrati nel nostro paese ed oltre a concetti che sono portatori in sé di profondi significati vi sono atteggiamenti non sempre positivi. Tra queste parole ricordiamo: pregiudizio, discriminazione, razzismo, emarginazione, xenofobia”.
A dare un contributo all’incontro sul concetto di accoglienza del “diverso”, Maria Costa, comandante della polizia municipale: “La diversità non deve essere vista come un qualcosa di negativo che porta al rifiuto dell’altro ma come qualcosa che arricchisce sia gli immigrati, sia la comunità che li accoglie”.
Ad impreziosire l’incontro è stata la presenza di tre ragazzi di colore che giocano nella squadra di calcio “Barrese” di Barrafranca, di cui è presidente Roberto Costa, che li ha accompagnati. “In tanti anni di esperienza nel calcio – riferisce Roberto Costa – questa, che sta vedendo la partecipazione di un gruppo di ragazzi di colore, è l’esperienza più bella, di arricchimento sotto tanti punti di vista, sia a livello umano, culturale che calcistico. Questi ragazzi sono persone semplici, ma con tanto entusiasmo e voglia di fare”. I tre ragazzi di colore hanno avuto modo di stare vicino agli alunni e di percepire il loro calore. Alla domanda di un alunno “Cosa possiamo fare per voi?” i giovani di colore hanno risposto che “la cosa più bella è quella di non avere paura di noi”. “Questo ci deve fare riflettere davvero tanto – affermano gli insegnanti durante l’incontro – e ci deve portare a scardinare mentalità e convinzioni errate. Solo nell’ottica della reciprocità si potrà creare una società più aperta e accogliente”. Nell’ennese sono arrivati diversi migranti considerato che si vive sempre più in una società multietnica e che le migrazioni internazionali sono sempre più frequenti per cui per i bambini che hanno partecipato all’incontro con alcuni giovani di colore ospitati in tre edifici nella cittadina barrese diventa sempre più urgente l’esigenza di una convivenza pacifica tra le minoranze etniche e una comunità che le accoglie.