Villapriolo/ La strada, che congiunge la frazione alle Petralie è chiusa a causa di una frana dal marzo 2012
Finanziati i lavori per riaprire la Ss290
La famigerata Ss 290, chiusa al transito ormai da sette anni, che da un lato conduce a Villapriolo e alle Petralie, dall’altro a Calascibetta e Enna, e innestandosi con la Sp 32 raggiunge Cacchiamo, Villadoro e Nicosia finalmente è stata finanziata. “Dopo anni di attese – dice la portavoce alla Camera dei
Deputati Azzurra Cancelleri – sono stati appaltati i lavori sulla Statale 290,
attualmente chiusa al transito per il crollo del costone roccioso (dal Km
38+200 al Km 39+200). Tramite le nostre segnalazioni, ANAS ha redatto il
progetto degli “Interventi di mitigazione del rischio di caduta massi e
consolidamento del costone roccioso ubicato a monte della SS 290 di Alimena per
un importo dei lavori di circa 2 milioni di euro. I lavori sono stati affidati
a dicembre 2018, tramite Accordo Quadro, al Consorzio AURORA – Laser Srl – LeC
e sono di prossimo avvio. Inoltre – continua la pentastellata Cancelleri – per
la stessa strada, dopo il crollo del 28 marzo 2012, sono in corso le procedure
di affidamento dell’incarico di progettazione per i lavori di manutenzione
straordinaria per il ripristino di dissesti franosi al km 38+750 a valle del
costone roccioso e ripristino in tratti saltuari del corpo stradale (1°
stralcio per un importo investimento 1 milione e 500 mila euro) e per i lavori
di manutenzione straordinaria per il dissesto del piano viabile al km 38+750 a
valle del costone roccioso (importo dell’investimento 2 milioni e 300 mila
euro)”. Conclude la deputata Cancelleri dicendo che – “si stanno ottenendo i primi
tangibili risultati volti ad assicurare al nostro territorio una viabilità
adeguata alle sue esigenze e alle sue prospettive future, tutto ciò frutto del
lavoro intrapreso fino ad ora”.
Dunque, la Statale 290 che da Enna attraversando il territorio di Calascibetta
e Villarosa conduce fino ad Alimena nel palermitano presto potrà essere di
nuovo percorribile. È una strada molto importante che potrebbe essere
ribattezzata come “la strada delle industrie abbandonate”. In particolare, nei
pressi del tratto della Strada Statale dove è avvenuto il crollo del costone
roccioso sono ancora presenti tutte le strutture dell’area delle zolfare con le
miniere di Gaspa, Gaspa la Torre, Agnelleria. Non solo. A qualche chilometro
dal bivio di Villapriolo vi sono le aree minerarie di Corvillo con la miniera
di Sali potassici oggi chiusa con tutte le strutture ancora visibili come il
castelletto e i capannoni industriali per la lavorazione del minerale. Insomma,
una strada con un eccezionale patrimonio tecnico – industriale che si intreccia
a quello naturalistico – ambientale, racchiudendo uno straordinario potenziale
scientifico, culturale ed educativo da trasmettere sia in ambito scientifico
sia in ambito scolastico ed escursionistico.