I seminaristi solidali con Fratel Biagio Conte
La comunità dei seminaristi, guidata dai superiori don Luca Crapanzano e don Benedetto Mallia, nella serata di martedì 14 maggio ha vissuto un forte momento di spiritualità e di solidarietà nel quartiere Brancaccio di Palermo e nel luogo in cui è stato ucciso il Beato padre Pino Puglisi e dove da più di due settimane il laico fratel Biagio Conte ha portato avanti un digiuno di solidarietà per fratello Paul della Missione Speranza e Carità e per tutti gli immigrati che rischiano di essere espulsi dall’Italia a causa del decreto sicurezza.
Il rettore don Luca dichiara che “sulle orme di due testimoni fedeli del Vangelo (beato Puglisi e fratel Biagio) abbiamo rinnovato il nostro SI incondizionato al Signore”.
Intanto il Tar di Palermo ha accolto la sospensiva del provvedimento di rigetto della domanda di permesso di soggiorno dell’idraulico ghanese della missione Speranza e Carità di Palermo, raggiunto da un decreto di espulsione proprio a causa del permesso di soggiorno scaduto. Al digiuno di fratel Biagio, si erano uniti i 1.100 ospiti della missione, assieme ai volontari e a tutti coloro che in queste settimane non lo hanno lasciato da solo neppure un momento. Anche tante altre persone in ogni parte d’Italia, nella giornata di martedì avevano fatto un digiuno in unione a Conte.
La notizia della sospensiva da parte del Tar, è stata comunicata dal Questore di Palermo proprio durante la celebrazione della Messa presieduta da don Luca, il quale ha invitato il missionario laico Biagio Conte a sospendere il gigiuno e augurandogli “buon appetito”.
Era stato l’avvocato Giorgio Bisagna dell’Associazione Adduma, che si occupa di diritti umani, e che segue il caso di Paul Yaw, che nei giorni scorsi aveva depositato il ricorso al Tar contro il rigetto del rinnovo del permesso di soggiorno, che aveva causato l’espulsione.