Esperienze estive vocazionali 2019
Mettersi in cammino per scoprirsi dono
Promuovere una cultura vocazionale: questo è il compito essenziale della pastorale giovanile. Uscire dalla logica di una pastorale fatta di eventi per creare relazioni significative e mature per rispondere al bisogno di senso di cui il giovane di oggi è assetato. L’ambiente generale in cui vivono i giovani, malgrado l’enorme differenza di contesti e di culture, ha alcune caratteristiche abbastanza comuni, che rendono spesso difficile e poco significativo parlare di vocazione e promuovere opzioni di vita di speciale impegno al servizio del Vangelo. Viviamo tutti una cultura sempre più globalizzata, che offre inedite possibilità di educazione ed una maggiore qualità di vita, attorno a pseudo-valori come l’auto-realizzazione, i rapporti immediati e gratificanti, la libertà e un apparente rispetto dell’altro mascherato dalla parola “tolleranza”. L’accesso sempre maggiore dei giovani a beni e servizi promuove sovente una visione consumista e mercantilista della vita, pensata come gratificazione immediata dei propri bisogni e delle proprie attese, nella quale tutto sembra valutarsi sulla base dei vantaggi che si ricevono o del prezzo che si paga.
La globalizzazione ha trasformato anche il mercato e il senso del lavoro, promuovendo una crescente tecnologizzazione e specializzazione, una forte valutazione del profitto e, allo stesso tempo, la ricerca della gratificazione e realizzazione personale. In molti contesti questa trasformazione ha prodotto una crescente precarietà dell’impiego, in particolare per i giovani, che si vedono sempre più esposti ad una progressiva esclusione e irrilevanza sociale. Questa situazione rende loro difficile pianificare con fiducia il proprio futuro.
Il nostro compito, come Chiesa, non è quello di cercare di risolvere tutti i problemi, non ne saremmo capaci e non rientrerebbe nella nostra nativa vocazione di comunità in cammino verso un compimento; la nostra missione consiste nella creazione di un ambiente sano e maturo, nel quale si viva e si trasmetta una vera “cultura vocazionale”, cioè un modo di concepire e di affrontare la vita come dono ricevuto gratuitamente e da condividere, al servizio della pienezza di vita per tutti.
Vivere questa cultura vocazionale richiede di sviluppare certi atteggiamenti e valori, come la promozione e la difesa del valore sacro della vita umana, la fiducia in sé e nel prossimo, l’interiorità che permette di scoprire in sé e negli altri la presenza e l’azione di Dio, la disponibilità a sentirsi responsabili ed a lasciarsi coinvolgere per il bene degli altri in atteggiamento di servizio e di gratuità, il coraggio di sognare e desiderare in grande, la solidarietà e la responsabilità degli altri, soprattutto dei più bisognosi, ecc. All’interno di questo contesto o cultura vocazionale la pastorale giovanile deve proporre ai giovani i diversi cammini vocazionali – matrimonio, vita consacrata, servizio sacerdotale – ed accompagnarli nel loro impegno di discernimento e di scelta.
Come Ufficio Diocesano di Pastorale Vocazionale e Giovanile, vi proponiamo alcune attività formative e di forte spiritualità, per vivere il tempo estivo non solo come “tempo di mare e di svago”, ma anche come tempo propizio per metterci in cammino e in sintonia con il desiderio profondo di realizzazione che alberga nel cuore di ogni uomo. Buona estate e buon cammino!