Greco riassume gli stessi assessori che aveva licenziato. L'unica novità è Costa
La giunta gattopardiana
A Gela il metodo “Messinese” ha fatto scuola. Da tre anni è iniziata la nuova èra del cambiare tutti gli assessori per poi rimetterli al loro posto. Si è conclusa così l’ultima crisi che viene definita politica ma che di politico ha ben poco. A questo punto non si può neppure parlare di crisi se gli assessori a cui sono state chieste ed ottenute le dimissioni adesso, misteriosamente, vanno bene. La Giunta ripresentata ha sette componenti: un assessorato per ciascuna formazione politica. Tre i civici presenti cioè “Una buona idea”, “Impegno Comune” e “Libera_Mente” e 4 i partiti “Forza Italia”, “Italia Viva”, “Udc” e “Democrazia cristiana”. Riconfermati tutti gli assessori mentre il tecnico viene da “Libera_Mente” che dopo un anno e mezzo di opposizione ha trovato la quadra. Dunque il sindaco Lucio Greco torna a governare con la sua giunta scongelata e composta da Terenziano Di Stefano, Danilo Giordano, Giuseppe Licata, Nadia Gnoffo, Ivan Liardi, Cristian Malluzzo e la new entry Giovanni Costa che dovrebbe andare ai Lavori Pubblici. I componenti di maggioranza, consiglieri ed assessori, dovranno sottoscrivere un patto etico. “Più che il ‘nuovo che avanza’, pare più opportuno definirlo ‘il vecchio che è avanzato’ – dice Siragusa -. Quasi un mese di crisi politica aperta, città senza assessori, emergenze continue, per poi rivedere che tutto è come prima; vediamo così tanta banalità e pochezza dal non resistere nel dire che ‘ve lo avevamo detto’”. “Riparte il cammino del Partito Democratico per la difesa del territorio e della città con la consapevolezza che bisogna essere presenza autorevole, pronta a non cadere nelle basse logiche di chi riduce la politica al disinteresse dei cittadini, alla distanza che sempre più sembra essere incolmabile tra la gente, i lavoratori, le lavoratrici e le famiglie, cittadini e cittadine”, dice in nota il circolo cittadino. “Lo abbiamo sempre sostenuto: non c’è mai stata una crisi politica, è stata aperta solamente per distogliere l’attenzione dalle inefficienze di quest’amministrazione, con in testa il sindaco, nel non saper governare questa città”, replica coordinatore cittadini della Lega Emanuele Alabiso. “La più brutta pagina politica degli ultimi tre anni. La proposta della Lega è, se veramente tiene alla città, che Greco si dimetta e liberi tutti da questo clima di ingovernabilità che ha instaurato da quando ha messo la fascia tricolore”. Non si è fatta attendere la replica del primo cittadino. “Questa è l’amministrazione del fare – ha dichiarato Greco – gli assessori hanno lavorato bene, ho fiducia in loro e per questo, probabilmente, verrà confermata anche la maggior parte delle deleghe che già avevano. Ricominciamo coesi, dopo aver interloquito all’interno della stessa coalizione che ha condiviso il progetto elettorale del 2019 sia con sindacati, imprenditori e con tutte le forze politiche che hanno mostrato apertura”.
Il sindaco ha rivendicato i concorsi sbloccati, i corsi di laurea in fase di avvio nell’ex casa albergo di Macchitella, gli interventi nelle scuole, l’emergenza loculi risolta, l’area di crisi complessa rinnovata per tre anni, il parcheggio Arena riqualificato e messo in funzione, il parcheggio di Caposoprano in fase di recupero, l’attenzione ai quartieri e l’efficientamento energetico in diverse aree della città. “A ciò si aggiungano gli interventi avviati nelle strade o pronti ad andare in gara, il banco alimentare regionale all’ex mattatoio, Agenda Urbana, il progetto ‘Qualità dell’abitare’, il porto rifugio e il suo inserimento nell’autorità portuale della Sicilia Occidentale oltrechPé Cis e Argo Cassiopea. Questa è la lunga la lista dei risultati e degli obiettivi della mia giunta, nonostante la pandemia”.