IL LUTTO Addio a don Peppino Aquila. Aveva 81 anni e a 60 anni era stato ordinato diacono permanente
Una vita spesa per annunciare Dio
La comunità diocesana piange Giuseppe Aquila, diacono permanente della chiesa di Piazza Armerina, che il 29 gennaio scorso è venuto a mancare dopo una malattia che, purtroppo, lo ha portato via in pochi mesi agli affetti più cari. La camera ardente è stata aperta nella chiesa San Giovanni Evangelista di Macchitella, chiesa che aveva visto sorgere in gioventù e nella quale aveva servito durante il cammino pastorale, sempre rivolto agli indigenti e agli ultimi. I funerali sono stai celebrati dal vescovo mons. Rosario Gisana nella chiesa San Giovanni Evangelista domenica 30.
Giuseppe Aquila detto Peppino, nato a Scicli in provincia di Ragusa il 16 dicembre 1939 in una semplice famiglia di contadini, figlio di Michele Aquila e di Giovanna Occhipinti, fin dalla fanciullezza mostra la sua attitudine alla conoscenza. Nel 1958 si diploma al liceo scientifico di Scicli. Nel 1959 lascia le campagne sciclitane per andare a lavorare al petrolchimico di Priolo. Salì in Toscana dove il 28 aprile del 1962 sposa la sua amata Giovanna per poi ritornare in Sicilia e trasferirsi definitivamente a Gela. Qui pone le sue radici. Nel 1963 nasce la sua prima figlia, Laura. Dal 1963 al 1973 ha dedicato la sua vita solo al lavoro e a continui viaggi per Scicli. Passa anni della sua vita pensando di essere da solo, di dover fare tutto da sè in questa vita, sente che la sua vita è secca e arida fino a quando nel 1973 conosce l’amore di Dio; come questo Padre celeste lo abbia protetto e amato fin dalla nascita e comprende che in tutte le vicissitudine della sua vita non è mai stato da solo, ma che Dio lo ha sempre accompagnato. Nello stesso anno nasce la sua seconda genita Francesca. Insieme a Giovanna inizia ad avvicinarsi alla Chiesa, farà parte anche del comitato “ pro costruenda chiesa”. Nel 1975 entra a far parte della prima comunità neocatecumenale di San Giovanni evangelista, in questo tempo trova amore e tutto è un regalo di Dio. Nel 1977 Peppino e Giovanna vengono chiamati ad evangelizzare diventando catechisti del Cammino Neocatecumenale andando ad evangelizzare in tutta la Diocesi e oltre, la mattina a lavoro e la sera in giro a catechizzare. Nel 1994 arriva l’anno della pensione e con esso anche l’inizio degli studi presso l’Istituto di Scienze religiose “Mario Sturzo” collegato con la Pontificia dell’Università della Santa Croce dove conseguirà la laurea in scienze Religiose nel 2007 con una tesi intitolata: “L’antipaolismo nella Chiesa primitiva”. Nel 1996 il parroco della parrocchia San Giovanni Evangelista, don Alessandro Crapanzano, gli propone di sviluppare questo carisma catechetico nel diaconato permanente e dopo un lungo discernimento con i propri catechisti itineranti del cammino neocatecumenale e un lungo combattimento familiare e personale, lui insieme all’intera famiglia esprime il proprio “Si” a questa nuova chiamata.
Nel 1999 viene ordinato diacono permanente presso la Cattedrale di Piazza Armerina dal vescovo monsignore Vincenzo Cirrincione. Dal quel momento i suoi impegni si moltiplicano ma lui affidandosi a Cristo continua nella sua missione di servitore della parola, nella parrocchia, nella caritas, nel carcere di Gela, nella clinica S. Barbara di Gela senza mai abbandonare la missione catechetica nel cammino neocatecumenale. Gli impegni aumentavano ma il Signore gli concedeva di trovare il tempo di fare tutto, di essere marito, padre, nonno, catechista e Diacono. Da quel momento fino all’ultimo giorno ha speso la sua vita per portare a tutti la buona notizia: Dio ti ama e non ti lascia mai solo!
Il 19 dicembre 2021 presso la chiesa di San Giovanni Evangelista, nel 22°anniversario dell’ordinazione Diaconale, ha concelebrato la messa donando ancora il suo corpo, ormai dilaniato da tumore, all’evangelizzazione concedendo la sua ultima omelia, lasciando ai fedeli della parrocchia il suo testamento spirituale: accogliete la parola di Dio, vogliatevi bene e amatevi.