Un ciclo di incontri per scoprire la storia di Mazzarino
Alla scoperta della storia di Mazzarino
“I mazzarinesi camminano sull’oro e non lo sanno o non ne sono consapevoli. Il sogno di ogni storico è quello di fondare un archivio e donarlo alla propria città”. Con queste parole il giovane Vincenzo Camilleri (20 anni) ha affascinato il pubblico del chiostro di palazzo del Carmine nella prima serata culturale promossa da Farm Cultural Park. Alla presenza dei fondatori di Farm Andrea Bartoli e Florinda Saieva e del sindaco Vincenzo Marino, l’assessora Martina Selvaggio e l’assessore alla cultura Filippo Alessi si è tenuta la prima di 4 serate della rassegna “Alla scoperta della storia di Mazzarino tra storia e contemporaneità”.
“Dobbiamo prendere insegnamento dalla storia e grazie ad essa ispirarci nel nostro impegno di cittadini attivi – ha detto Andrea Bartoli – per questo mettiamo la storia in contrasto con l’agire e il vivere contemporaneo. Sono grato a Vincenzo per lo straordinario lavoro di ricerca e ricostruzione storica sui Branciforti e su Carlo Maria Carafa. Dal suo racconto di 800 anni di storia si vede come si muove tra testi, fonti e dati storici provando una sublimazione nel cercare la verità di un territorio di cui siamo eredi nel ruolo di cittadini, amministratori e studiosi”. Il giovane Camilleri (studente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, sede di Brescia, in Lettere Classiche) inaugurando il ciclo di incontri (curato da Filippo Pesce in collegamento con il Comune di Mazzarino, la dirigente Adriana Quattrocchi ed Ettore Barletta) ha parlato della sua “La grande storia dei Branciforti di Mazzarino e dei Carafa della Spina. Studi, Ricerche, documenti inediti” passando in rassegna la storia dei due casati, gli intrecci, le fonti, i maggiori protagonisti (da Fabrizio, Giuseppe fino al principe Carafa) e ancora approfondendo la ricerca e la metodologia storica. “Conosco Vincenzo da diversi anni quando frequentava il palazzo comunale tra gli archivi storici e riconosco quella passione per la storia e quell’attitudine alla scrittura e alla ricerca e con il suo modo di proporre le sue ricerche ci da insegnamenti di vita. – ha aggiunto il sindaco – Con queste serate di cui ringrazio la Farm abbiamo la possibilità di fare uno scambio culturale di rilievo con l’autore”. Alle parole del sindaco si unisce anche l’assessore Alessi che sottolinea l’importanza delle figure del passato in particolare di Carlo Maria Carafa che vanno conosciute, esplorate nella loro grandezza e su di loro costruire percorsi culturali e turistici per il paese. Presente anche il prof. Gaetano Li Destri e il nonno di Vincenzo, il consulente del sindaco Saverio Ficarra. “Mazzarino si colloca nell’età aurea – ha detto l’autore – pensiamo alla figura del Paladini, genio vagante, pensiamo all’incremento demografico ed economico culturale sotto la corte del principe Carafa. Un periodo florido di cultura, di arte e di religione. Un’epoca di splendore, gloriosa e l’unica lezione che si dovrebbe ricevere da questo passato e quella di tutelare le nostre meraviglie. Ringrazio la Farm e tutti gli organizzatori di questa serata che mi hanno permesso di approfondire alcuni aspetti del mio libro e di dialogare con tutti i presenti”. L’ulimo appuntamento domenica 10 settembre nel chiostro di San Domenico Angelo Faraci parlerà degli ex voto della Madonna del Mazzaro, trame di un popolo tra otto e novecento.