Una visita privata ma di rilievo pubblico
Il presidente della Repubblica Mattarella a Piazza Armerina visita la Don Bosco 2000
Nella tarda mattinata di giovedì 21 settembre, il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e il presidente federale di Germania Frank-Walter Steinmeier sono giunti nella Città dei Mosaici a Piazza Armerina per il loro secondo giorno in Sicilia .
Dopo la giornata a Siracusa in occasione della cerimonia del Premio dei Presidenti i due Presidenti hanno sorvolato in elicottero i territori della zona di Piazza Armerina distrutti questa estate dagli incendi e hanno poi incontrato una delegazione dei volontari di vigili del fuoco che nei mesi scorsi sono stati impegnati contro l’emergenza. Sono quindi giunti alla Villa Romana del Casale, dove hanno visitato il famoso sito archeologico.
Quindi dopo mezzogiorno i due Presidenti sono giunti presso l’antico monastero delle Benedettine sede dell’associazione Don Bosco 2000 per la visita privata e conoscere il lavoro svolto dalla comunità di accoglienza migranti, legato alle numerose attività di cooperazione circolare con le missioni in Africa. Una visita che oltre a far emergere l’importanza della solidarietà internazionale e dell’integrazione, è il riconoscimento del lavoro essenziale svolto dalle comunità di accoglienza come Don Bosco 2000, un punto di riferimento in Sicilia per l’accoglienza e l’integrazione di migranti e rifugiati provenienti da varie parti del mondo.
I due presidenti, accompagnati rispettivamente dalla figlia Laura e dalla moglie Elke Büdenberger, sono stati accolti dal pressidente dell’associazione Agostino Sella, nel cortile dove erano presenti un gran numero di migranti e dagli operatori della Don Bosco 2000. Qui hanno potuto “toccare” alcuni degli ambiti dell’associazione: il primo ambito ACCOGLIERE, incontrando una famiglia egiziana. Il secondo ambito:LO SVILUPPO, con il BETEYA’, e il terzo ambito LO SPORT modello di inclusione.
Quindi ai Presidenti sono state illustrate attraverso un video le opere della Don Bosco 2000 impegnata nella cooperazione allo sviluppo e nella gestione di centri di accoglienza dal 2011, con 13 comunità in Sicilia, comunità alloggio per minori e vittime di tratta, promuove start up in contesti di emarginazione e disagio. Ha all’attivo 100 collaboratori, di cui 40 migranti che hanno completato il percorso di accoglienza e sono integrati nell’associazione e sono stati formati per svolgere mansioni di mediazione interculturale. Inoltre sono state presentate anche le realtà realizzate in Africa.
Quindi è stata la volta del presidente Agostino Sella che tra l’altro ha sottolineato che “Non c’è più il noi e il loro, dobbiamo lavorare e costruire insieme all’Africa. Viviamo un paradosso, da una parte rinchiudiamo chi arriva nei centri e dall’altra chiediamo manodopera. È tempo di cambiare paradigma e mentalità, altrimenti avremo dieci, cento, mille Lampedusa”. “Serve una mentalità che non abbia un noi e un loro, serve una cooperazione circolare in cui Africa e UE siano sullo stesso piano. Noi siamo solo più fortunati e questa fortuna ci impone una responsabilità, quella di aprire le porte e salvare chi attraversa il Mediterraneo“, ha aggiunto.
Infine i Presidenti hanno ascoltato i racconti di alcuni ospiti che hanno parlato delle loro esperienze. Alla fine anche l’intervento di una donna Ucraina con due figlie, che al termine del suo intervento ha chiesto di fare una preghiera tra le tre Religioni, cattolica, ortodossa e musulmana.
Una visita inaspettata e graditissima per Agostino Sella che, quando ha avuto conferma dal Quirinale della visita presidenziale, ha detto di vedere “riconosciuto il valore dell’accoglienza che pratichiamo da 10 anni”.
Certamente una visita privata, ma che ha acquistato un rilievo pubblico, alla luce anche degli sbarchi eccezionali e all’indomani della visita nell’isola Siciliana del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di Ursula von der Leyen.