2° giornata Incontri biblici a Piazza Armerina. Lectio di don Giuseppe Pulcinelli su 1Corinzi 15
La resurrezione della carne
Ieri, 29 settembre, presso la basilica cattedrale di Piazza Armerina, alla presenza del nostro vescovo mons. Rosario Gisana, il biblista don Giuseppe Pulcinelli ha offerto all’assemblea una magistrale meditazione sulla resurrezione di Cristo e dei cristiani, analizzando 1 Cor 15,1-58.
Paolo, infatti, affronta nella prima Corinzi il tema, non semplice da spiegare della resurrezione, tenuto conto che alcuni cristiani negavano la resurrezione dei morti. Tema molto attuale se è vero che il 50% dei cattolici non credono alla resurrezione…non è un caso, inoltre, che non si parla più in ambito cristiano dell’attesa della vita eterna, né dei novissimi ( le cose ultime) in continuità a questa vita.
Non si parla più della morte secondo la logica cristiana, anzi, il senso della morte è rimosso, quasi fosse un tema superstizioso da cui difendersi, facendo finta che non esiste affatto.
La morte sembra essere un incidente di percorso da evitare, quando invece è una realtà costante e un passaggio necessario per giungere a vita piena. S.Paolo definisce i morti come addormentati in attesa del risveglio.
Eppure la fede nella resurrezione è fondamentale, altrimenti vana, vuota è la nostra fede. La resurrezione non elimina né sostituisce la morte di Gesù, né è, invece, la piena manifestazione degli effetti salvifici inaugurati con la morte in croce.
Non c’è croce senza resurrezione e viceversa. Non c’è salvezza senza resurrezione. S.Paolo, come ha ben sottolineato don Pulcinelli, intende la salvezza proprio con la resurrezione dei morti.
Noi, infatti, crediamo nella resurrezione della carne e non dell’anima. Anche il nostro corpo è trasformato e assunto con la resurrezione dopo la morte.
Noi siamo già risorti in Cristo e non pienamente risorti finché non attraverseremo la morte. Viviamo tra il già e non ancora.
Per oltre 1 ora don Giuseppe Pulcinelli in modo pacato e al contempo brillante, ci ha dilettato con le sue analisi esegetiche e teologiche, aprendo le nostre menti alla comprensione della ricchezza contenuta nel 15° capitolo della prima lettera ai Corinzi.
Un testo da leggere e rileggere con calma assimilandone i concetti fondamentali per maturare nella fede.
Non possiamo su questo punto così centrale della fede cristiana essere approssimativi superficiali, ignoranti e persino superstiziosi.
Non è ammissibile oggi in un contesto di ricerca del benessere del corpo, di ricerca di spiritualità, di dottrine e filosofie esoteriche di vario tipo …non essere capaci, come cristiani, di dire parole evangeliche che illuminano il senso della morte, l’importanza della corporeità superando il dualismo corpo- anima, materia- spirito…
Coraggio cari amici, prendiamo in mano la Bibbia, le lettere di S.Paolo, i Vangeli e leggiamo ogni giorno con cuore aperto e disponibile.
La Parola di Dio, come più è più volte insiste il nostro Vescovo Gisana, ma ne sono profondamente convinto, cambia la vita.
Oggi alle 17.30 in Cattedrale la festa diocesana del Verbum Domini