Nella Basilica di San Francesco il Coro Magnificat di Barrafranca esegue l'inedito
Ad Assisi mons. Gisana celebra la Messa nella festa di san Francesco animata dal coro Magnificat
Anche quest’anno la città di Assisi ha aperto le porte alle voci e al cuore del Coro Magnificat di Barrafranca. Un appuntamento ormai annuale quello del coro con la città di San Francesco che esula l’abitudine per fare spazio a nuove e coinvolgenti sorprese.
Dal 3 al 5 ottobre i membri del Coro Magnificat si sono adoperati per portare ad Assisi un nuovo contributo che si concretizza nell’ inedito canto “Ti ringrazio”, scritto e composto dallo stesso coro, che giunge, nel fluire leggero dell’ascolto, come una carezza.
Non una richiesta da esprimere di fronte all’immagine del poverello di Assisi, ma semplicemente la ricerca di un complice, un amico per esternare il più sincero sentimento di gratitudine nei confronti del Signore, di colui che quotidianamente guida i pensieri e le azioni di questi ragazzi che adoperano il canto al fine di promulgare la Sua parola.
Una preghiera di ringraziamento che si eleva a Lui nonostante il dolore, per via del dolore che porta alla luce e alla conoscenza di sé nel modo più intrinseco e profondo possibile.
La tappa assisana del coro Magnificat ha visto protagonisti diversi eventi, ognuno portatore di un’importanza esclusiva. Anzitutto, la presenza di mons. Rosario Gisana, vescovo della diocesi di Piazza Armerina, pastore e guida sicura nelle oscure trame che naturalmente occupano la mente di chi, come i membri del Coro Magnificat, non cura la voce con lo studio periodico solo per dare di sé la migliore delle esecuzioni, ma per usare quella stessa voce per trasmettere un messaggio di pace a quanti si affidano al canto che si fa preghiera e a quanti si siedono alla mensa di cui il coro si fa amministratore nella città di Barrafranca, per saziare il primo e reale bisogno dell’uomo: l’accettazione, l’inclusione, l’essere guardati nella propria persona come unica.
Ecco, allora, che Assisi diventa per il Coro Magnificat un’alcova presso la quale cercare ristoro, dove ricaricare le energie e ritrovare il coraggio di proseguire nella missione dell’evangelizzazione attraverso il canto.
Tanti sono stati i momenti di condivisione che hanno dato respiro alle emozioni più autentiche e permanenti. Tra questi è doveroso ricordare una meravigliosa coincidenza, ovvero il 37° anniversario di sacerdozio di mons. Rosario Gisana che il Coro Magnificat ha voluto ricordare con un breve momento di convivialità vissuto con gioia da tutti i presenti.
Quest’anno l’incontro del Coro Magnificat con la città di Assisi è stato reso ancora più significativo perché in quei giorni è stata celebrata la festa di San Francesco che per il coro è una figura spirituale primaria, affinché seguendo l’esempio di umiltà del serafico padre, il canto sacro venga vissuto nella sua integrità e completezza, come preghiera che esula ogni forma di vanità e si compiace esclusivamente di lodare e benedire i doni di ogni giorno.
“Luce al cuore”, brano conclusivo della messa celebrata il 4 ottobre nella Basilica Inferiore di San Francesco d’Assisi e presieduta dal vescovo mons. Gisana, eseguito dal coro Magnificat di cui è autore e compositore, è frutto di una preghiera recitata inginocchiati di fronte il crocifisso di San Damiano in un momento di totale abbandono dove i “perché” hanno lasciato interamente lo spazio a sentimenti di perdono e di speranza, dove la presuntuosa pretesa di conoscenza si è dissolta nella consapevolezza che la Sua volontà ci rende persone vere, luminose e che la carità non ha bisogno di un sapere erudito ma si esplica da un cuore puro, un cuore che smette di ricercare risposte per riempirsi di luce … la Sua!
In attesa del prossimo appuntamento con la città di Assisi, il coro Magnificat vuole esprimere un’immensa gratitudine al proprio pastore mons. Rosario Gisana per essersi reso guida ma anche compagno speciale e a tutti i sostenitori che hanno partecipato in presenza e tramite i mezzi digitali. Un grazie di cuore per la fiducia che ogni giorno si fa scudo e sostegno per le sfide del futuro.