Lontano da casa, essere a casa. Ovunque tu vada la Chiesa è con te
CONVEGNO DELLE COMUNITÀ CATTOLICHE DI LINGUA ITALIANA IN GERMANIA
Sono 250.150 pari al 30,9% del totale degli emigrati, i siciliani che vivono in Germania secondo le statistiche della fondazione Migrantes della CEI aggiornati al 2022. Una grossa percentuale in riferimento agli oltre 800mila italiani ivi residenti. Uno dei fattori rilevanti che consentono di mantenere il contatto con le proprie radici e identità è sicuramente la religiosità e la fede che si esprime con la frequenza delle 93 Missioni cattoliche e centri pastorali che sono dislocati nel territorio tedesco, soprattutto nei luoghi più densamente abitati dagli italiani.
Gli operatori dei centri pastorali delle missioni e delle comunità cattoliche di lingua italiana in Germania hanno voluto celebrare il loro convegno nazionale proprio in Sicilia, a Isola delle Femmine (Pa) nei giorni 3-6 ottobre sul tema “Lontano da casa, essere a casa. Ovunque tu vada la Chiesa è con te”.
Si è dato spazio a istituzioni locali, associazioni ed enti che si occupano in maniera particolare dell’immigrazione siciliana. Gli ospiti che si sono confrontati sono stati: Saverino Richiusa, dell’Assessorato della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro della Regione siciliana; Grazia Messina, direttrice del Museo Etnea delle Migrazioni di Giarre; Angelo Lauricella, Presidente dell’Unione siciliana emigrati e famiglie; mons. Calogero Peri, vescovo di Caltagirone.
Angelo Lauricella, Presidente dell’Unione siciliana emigrati e famiglie, ha esordito facendo riferimento alla sua esperienza personale di Racalmutese, paese agrigentino di migrazione, e di politico. Ma è nella sua qualità di guida dell’Usef che ha detto dei legami forti degli emigrati con i paesi di origine, del bisogno di sentire casa anche a distanza, che passa dalle tradizioni, sia essere folkloriche, gastronomiche che legate alla pietà popolare. Ha ribadito la bellezza delle tante iniziative locali per mantenere saldi i rapporti tra migranti e luoghi d’origine, ma ha messo in evidenza la necessità di chiedere leggi, rafforzare quelle che ci sono e rendere prassi quanto fino ad ora si fa in modo quasi esperienziale e limitata.
Diversi vescovi, oltre al Presidente Raspanti, si sono alternati nella celebrazione delle lodi tra cui anche mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina, mentre i 90 convegnisti hanno voluto visitare i luoghi simbolo della vicenda di don Pino Puglisi: Brancaccio, la casa museo del Beato, il Centro Padre Nostro e la parrocchia S. Gaetano. Inoltre hanno partecipato alla concelebrazione nelle Cattedrali di Monreale, Palermo e Cefalù presiedute dai rispettivi vescovi Isacchi, Lorefice e Marciante.