Al termine della sua ultima messa domenicale è salito in sella coi paramenti, sfrecciando per le strade del paese su una moto da cross
Ciao don Antonio, i fedeli salutano il “parroco dei centauri” che torna nella sua diocesi di origine
Torna nella sua diocesi di origine – Piazza Armerina – don Antonio Cavallaro, fino a domenica scorsa, 15 ottobre, parroco della parrocchia Santuario S. Maria delle Grazie a Marcellina, provincia di Roma, diocesi di Tivoli. Don Antonio si è congedato dalla sua comunità nel corso della messa da lui presieduta nella parrocchia che ha guidato dal 2015.
Un saluto davvero originale.
Al termine della sua ultima messa domenicale è salito in sella coi paramenti, sfrecciando per le strade del paese su una moto da cross condotta da un amico biker e scortata da altri appassionati delle due ruote.
Così don Antonio Cavallaro ha salutato Marcellina, la città dove ha il suo ministero in questi ultimi 8 anni, mentre prima è stato vicario parrocchiale nei comuni di Villanova e Tivoli e dal 1997 parroco ad Arsoli fino al 2015.
“Me ne vado con profondo dispiacere”, ha detto don Antonio durante la messa di domenica sera nella chiesa gremita di fedeli e bikers arrivati da Roma e provincia.
Originario di Gela è nato il 7 agosto 1966. “Ho avuto la vocazione a 7, 8 anni – racconta al quotidiano on line della Città del Nordest Tiburno.Tv – All’epoca coi miei amici giocavamo a celebrare messe e processioni, anziché a soldatini. E sulla terrazza avevo un altare”.
È entrato nel Seminario diocesano di Piazza Armerina nel 1984 fino al conseguimento del diploma.
Quindi ha frequentato il primo anno di teologia a Palermo. Nel 1989 si trasferisce a Tivoli e presso la Pontificia Facoltà Teologica San Giovanni in Laterano consegue il baccellierato in Sacra Teologia. Il 9 dicembre 1995 l’ordinazione sacerdotale nella chiesa di San Biagio a Tivoli.
Nel 1996 l’incarico di vice parroco nella chiesa di San Giuseppe Artigiano a Villanova di Guidonia al fianco di don Andrea Iannilli, storico e indimenticabile parroco del quartiere più popoloso della Città dell’Aria.
Nel 1997 il suo primo incarico da parroco nella chiesa del Santissimo Salvatore di Arsoli: 19 anni di servizio, 19 anni di “moto-benedizioni”, iniziative di aggregazione e socializzazione molto partecipate dai bikers di Roma e provincia, con pranzo e tradizionale sfilata sulle due ruote nell’hinterland tiburtino.
Di quei bikers don Antonio Cavallaro è stato ed è il padre spirituale e l’amico che ha celebrato i loro matrimoni, i battesimi, le comunioni e le cresime dei figli. E quei bikers lo hanno seguito anche quando il 10 ottobre 2015 è stato nominato parroco in solido a Marcellina, dove ha continuato ad organizzare i motoraduni.
Torna in diocesi per motivi familiari per stare vicino alla mamma rimasta vedova.