Da gennaio niente servizio, l'ira di Greco
L’AST lascia a piedi Gela
«L’Ast ritiene di poter appiedare i cittadini gelesi con una lettera di poche righe e un preavviso di un mese e mezzo: ebbene, non lo consentiremo, faremo valere i diritti degli utenti del servizio di trasporto urbano in tutte le sedi, politiche e se necessario anche giurisdizionali». Lo dice il sindaco, Lucio Greco, alla luce della comunicazione dell’Ast che annuncia di voler fermare i bus e, quindi, sospendere il servizio a partire dal primo gennaio 2024. Già nel febbraio scorso l’Azienda dei Trasporti aveva ipotizzato la fine del servizio ma il sindaco, Lucio Greco, aveva fatto valere un atto impositivo che – nei fatti – aveva congelato ogni scelta futura, rinviandola di due anni. Ora l’Ast comunica il rilascio del servizio in maniera perentoria e a partire dal prossimo mese di gennaio, scelta definita inaccettabile dal sindaco. In una nota, indirizzata al presidente e legale rappresentante dell’azienda, Giovanni Giammarva, il primo cittadino ribadisce i vincoli contenuti nel predetto atto impositivo, ovvero, la sostanziale l’impossibilità da parte dell’Ast di procedere a qualsiasi ipotesi di sospensione del servizio e chiede un tempo ragionevole per valutare soluzioni idonee per la gestione e il rilancio del servizio di trasporto pubblico. Una procedura che potrebbe essere più lunga del previsto, almeno 9 – 18 mesi, anche in considerazione del percorso di risanamento economico finanziario avviato dal Comune con la recente dichiarazione di dissesto finanziario. «In forza di quanto detto – afferma Greco – la decisione dell’Ast non risulterebbe giustificata da alcuna ragione e determinerebbe l’interruzione di un servizio pubblico, facendo incorrere l’Azienda dei Trasporti in possibili responsabilità di natura sia civile che penale». A imporre al sindaco una linea di rigore con l’Ast contribuisce anche l’incertezza dettata dall’ipotesi contenuta nella Finanziaria della Regione Siciliana con la scelta di una ricostruzione del capitale sociale dell’Azienda dei Trasporti e il ricorso a forme di house providing che potrebbero cambiare gli scenari futuri del trasporto urbano ed extra urbano in Sicilia. Condizioni di variabilità e incertezza che impongono attenzione e fermezza. «Gela – dice Greco – oltre a essere la quinta / sesta città siciliana è quella più grande e con maggiore bacino di utenza tra quelle in cui l’Ast effettua il servizio urbano. L’Azienda dei Trasporti e la Regione Siciliana devono quindi garantire il servizio fino a quando l’amministrazione comunale non sarà in grado, attraverso una gara ad evidenza europea, ovvero, mediante la creazione di una municipalizzata, di dotarsi di un efficiente servizio in house. Al momento, però, la priorità va data ai cittadini gelesi, ai quali devono essere assicurati i mezzi pubblici».