La nona edizione del calendario di Alessio D’Alù
Anche per il 2024 il giovane fotografo piazzese Alessio D’Alù ha pubblicato il suo calendario, giunto alla nona edizione, frutto di una selezione accurata degli innumerevoli scatti realizzati in giro per Piazza Armerina e per le regioni italiane, animato da quella passione per la fotografia che unisce il diletto personale alla ricerca di standard professionali di qualità. La fotografia è una possibilità specifica con la quale Alessio ormai da anni racconta le tradizioni, il folklore e le feste religiose, della sua città e del circondario di cui è sinceramente innamorato, non soltanto per il legame identitario con la sua terra ma anche per la fede religiosa che lo spinge al servizio parrocchiale e alla possibilità di raccontare, attraverso le foto, gli eventi, soprattutto della Diocesi di Piazza Armerina e della Cattedrale.
Il Calendario raccoglie 12 scatti inediti che riassumono la capacità del fotografo di guardare le cose quotidiane della vita, le cose di tutti i giorni, con lo stesso stupore che hanno negli occhi i bambini. Le foto pubblicate vengono ulteriormente delineate da una frase o da una citazione che ne completa e rilancia la portata di significato.
I paesaggi che troviamo nella quarta di copertina con il centro storico di Piazza Armerina innevato, a febbraio con il Castello dei Gresti e ad aprile con un tramonto sul mare calabrese, vogliono descrivere, senza pregiudizi, la bellezza e la povertà di un territorio fertile ma infecondo, cercando luoghi insoliti per la massa.
Il mese di giugno con la festa di Palazzolo Acreide, quello di ottobre con una particolare vista di Piazza Armerina e quello di dicembre che ritrae l’albero di Piazza di Spagna a Roma sembrano delle vere e proprie cartoline. In questo caso i luoghi immortalati appartengono a momenti in cui luoghi paradossalmente vuoti si riempiono e viceversa. In questo caso l’inquadratura lontana dai particolari evidenzia maggiormente la voglia dell’autore di racchiudere tutto in se stesso.
Il mese di settembre è dedicato al Presidente della Repubblica. Il fotografo ha catturato il momento esatto in cui gli occhi del Presidente e l’obiettivo si sono incontrati, ricordandoci che nella frenesia della vita non dobbiamo mai dimenticare le cose importanti.
I particolari hanno un ruolo fondamentale anche in questo calendario. Infatti il mese di gennaio con una vecchia giostra, il mese di marzo con le statue del Cristo morto e della Madonna addolorata e quello di novembre con la soldatessa canadese ci permettono di soffermarci su quello che stiamo vedendo. Il fotografo l’ha reso possibile concentrandosi sui colori e sulle espressioni facciali delle statue e delle persone. Nel mese di marzo, nell’istante dello scatto, l’artista ha descritto lo specchio della propria anima, riuscendo a catturare per sempre la speranza di una vita futura rappresentata dalle candele accese. In ultimo, ma non per importanza, hanno un peso anche le feste religiose e folcloristiche della sua città, che ne rappresentano l’identità. Il mese di maggio con la visita straordinaria della Madonna di Piazza Vecchia al carcere, luglio con il Palio e agosto con la processione della Madonna delle Vittorie ci danno modo di vedere, al di là delle cose, come il fotografo immortali ciò che sta dietro le quinte. Infatti, dice Alessio, “La meraviglia di quest’anno è stata poter toccare con mano, vedere diventare realtà i miei scatti e riuscire a
portare fuori dalla propria casa anche chi non esce più”.