Una mostra per far conoscere le storie degli uomini della provincia ennese che hanno contribuito a scrivere una delle pagine più tragiche e importanti della storia d’Italia
A Enna “I partigiani raccontano”
E’ stata inaugurata, in occasione della prossima ricorrenza del 79° anniversario della Festa della Liberazione, la mostra fotografica “I Partigiani Raccontano”. La mostra, tenutasi presso l’Archivio di Stato di Enna in collaborazione con l’Anpi provinciale, ospita foto, documenti, lettere ed altri reperti riconducibili al periodo dell’occupazione nazifascista sino alla liberazione (1943-1945), con lo scopo di far conoscere alle giovani generazioni le storie degli uomini della provincia ennese che hanno contribuito a scrivere una delle pagine più tragiche e importanti della storia d’Italia.
A fare gli onori di casa la direttrice, Giuliana Maria Ferrrara, che, nel dare il saluto agli ospiti, ha sottolineato che “la mostra è significativa alla luce dello scenario nazionale e anche internazionale che si è delineato in questo periodo. Si continua a parlare di guerra e di nucleare, di stragi e bombardamenti, situazioni non molto piacevoli e non molto lontane dalla storia anche recente. Quindi questa mostra ha una doppia valenza: prendere coscienza del passato per evitare che ciò avvenga nel futuro”. A parlare è stato anche il Vice prefetto, Giuseppe Sindona che, rivolgendosi ai ragazzi, ha detto: “Se non abbiamo contezza del nostro passato, non potremo prendere in futuro la direzione giusta. Se c’è oggi una guerra in Europa è perché probabilmente abbiamo dimenticato gli orrori di un conflitto mondiale che ha provocato vittime e devastazione. Ed è quindi importante che voi conosciate, attraverso anche i documenti messi a disposizione dell’Archivio di Stato, cosa ha rappresentato il secondo conflitto mondiale, affinché ciò non si ripeta”.
A seguire, dopo i saluti di Giuseppe La Porta, assessore alla comunità, è intervenuto Sigfrido Fadda, dirigente della Cgil di Enna. “I partigiani ormai non ci sono più – ha detto-. In passato ho avuto il privilegio di conoscere Pompeo Colajanni comandante “Barbato” , che ha vissuto qui a Enna e che ha partecipato alla liberazione di Torino. Come sindacato ci sentiamo molto vicini all’Anpi, perché prosegue quel lavoro di difesa e di applicazione della nostra costituzione”.
Infine, ha preso la parola il Presidente dell’Anpi, Renzo Pintus: “Ci troviamo oggi in un edificio che possiamo definire una “miniera della memoria – ha esordito. La generazione che ha vissuto la guerra di liberazione sta ormai scomparendo e quindi rivolgersi alle nuove generazioni agli studenti è un fatto assolutamente necessario. Attraverso questa iniziativa, che durerà fino al 31 maggio, gli studenti potranno apprendere le storie dei partigiani ennesi che sono assolutamente straordinarie”.
In chiusura, le testimonianze di un nipote e del figlio di due partigiani che hanno raccontato le vicende dei loro congiunti. “Ci siamo molto emozionati –hanno commentato una professoressa e alcuni studenti- sentendo e leggendo alcune testimonianze, osservando fotografie e documenti di persone che, a modo loro, hanno fatto la storia. Questa mostra è sicuramente un modo per comprendere meglio il periodo della seconda guerra mondiale”.