Nella sede Kore di Siracusa il primo incontro di
“Moltiplichiamo i luoghi dell’inclusione”
Al via “Facciamone di tutti i colori! Moltiplichiamo i luoghi dell’Inclusione”, il progetto di inclusione finanziato da “Con i Bambini” nell’ambito del Bando “Tutti inclusi”.
Domani, martedì 16 aprile, il primo incontro nella prestigiosa sala di Palazzo Pupillo, sede siracusana dell’Università Kore di Enna. Appuntamento alle ore 10,30. L’Ateneo ennese partecipa con il Dipartimento di Studi classici, linguistici e della formazione con i docenti Marinella Muscarà, direttrice del Dipartimento e responsabili scientifico ed Alessandro Romano, coordinatore delle azioni di ricerca, formazione e disseminazione previste. Così la Kore di Enna consolida così l’impegno a giocare un ruolo fondamentale nel territorio siracusano per la promozione dell’inclusione e dell’uguaglianza di opportunità per tutti i minori, indipendentemente dalle loro condizioni socio-economiche o di disabilità.
Obiettivo principale del progetto, che rappresenta un passo significativo verso una società più equa e inclusiva per le generazioni future, è garantire la piena partecipazione alla vita sociale e scolastica dei minori con disabilità che si trovano in condizioni di povertà educativa.
Il programma, cui partecipano la Cooperativa Sociale San Martino (Soggetto Responsabile di Progetto), l’Università Kore di Enna, il Comune di Siracusa, il Comune di Floridia, il Consorzio Plemmirio, il Parco Archeologico e Paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, Accoglierete Onlus, l’Associazione Diversabili “Padre Pio” Onlus, l’Associazione Ludico Ricreativa Culturale Zuimama, l’Associazione Officina Socialmeccanica, l’Associazione Rifiuti Zero Siracusa, l’I.I.S. “Antonello Gagini”, il IV I.C. “S. Quasimodo” di Floridia (SR), il Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci” di Floridia (SR), il VII I.C. “G. A. Costanzo” Siracusa, l’XI I.C. “Archia” di Siracusa, il XII I.C. “V. Brancati” di Siracusa, si colloca nel contesto più ampio del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”.