Approvato il bilancio riequilibrato
Avviato il risanamento al Comune di Mazzarino
“Approvato il bilancio riequilibrato. Il Comune di Mazzarino avvia il risanamento. I mazzarinesi non hanno ereditato debiti da questa amministrazione, come purtroppo qualcuno sostiene parlando di una media di 500 euro pro capite. E’ bene che la città sappia come siamo riusciti a risanare le casse comunali”. Il sindaco Vincenzo Marino vuole fare chiarezza dopo gli attacchi ricevuti dagli oppositori e dalle nuove forze politiche in campo per le amministrative di giugno, e ci tiene a rassicurare la città e la futura amministrazione comunale sulle procedure attivate per uscire dalla crisi finanziaria.
“Con atto di Giunta Comunale n.34 del 12 aprile scorso – dichiara Marino – abbiamo deliberato l’approvazione dello schema dell’ipotesi di bilancio, anni 2020-2024, post dissesto. I conti tornano in equilibrio e ciò vuol dire che la nuova amministrazione comunale, quella che verrà a giugno, potrà lavorare, nell’interesse della città con maggiore serenità. Abbiamo anticipato il risanamento finanziario in modo da uscire dal dissesto (dichiarato nel maggio 2023) prima dei 5 anni previsti dalla legge. Ringrazio l’assessore al bilancio Salvatore Siciliano perché dopo anni di sfide e difficoltà e duro lavoro insieme agli uffici competenti, siamo riusciti nell’obiettivo prefissato”. L’iter procedurale prevede che lo schema di bilancio riequilibrato e approvato venga trasmesso al collegio dei revisori dei conti per il parere di competenza, a seguire al Ministero degli Interni e in ultima battuta sarà approvato dal nuovo consiglio comunale che si insedierà a giugno con le elezioni comunali. Il sindaco tiene a precisare inoltre che le maggiori difficoltà della crisi sono scaturite da una grande quantità di debiti pregressi ereditati. “I contenziosi – continua Marino – sonoriferiti a cause sorte dal 2002 al 2012, per un totale di 8 milioni di euro circa ridottisi a 5 milioni di euro, come accertato recentemente dalla Commissione di Liquidazione, da pagare ai creditori, per somme loro dovute al 31.12.2019, nella misura del 60 per cento, come previsto dalla legge. Grazie ai 3.732.563,87 di euro ricevuti dallo Stato a gennaio scorso siamo riusciti a riversarla all’Organo di Liquidazione presumendo una economia di spesa di 732.563,87”.Riguardo alleprossime amministrative, il sindaco e la suaentourage al momento non appoggianonessuno dei tre candidati (Damiano Arena, Vincenzo D’Asaro e Mimmo Faraci). Quarto nome oastensione dalla campagna elettorale? “Almomento non siamo schierati. Stiamo ragionando all’interno del gruppo e valuteremo attentamente prima di prendere una decisione ufficiale, se andare con un candidato nostro o non partecipare affatto. – continua Marino – Mi auguro che la campagna elettorale si svolga all’insegna della trasparenza e del confronto leale. C’è un’onda di odio e naturalmente io sarei il capro espiatorio. Capisco che la legge elettorale favorisce i raggruppamenti ma la troppa diversità di anime non porterà al buongoverno della città. Non faccio pronostici ma io vedo da un lato la restaurazione ad opera di tre gruppi politici distanti tra loro. MazzarinoLab si è espressa, sappiamo come la pensa, ma anche loro non appaiono perfettamente puritani. Prevedo un consiglio comunale frastagliato che mette a rischio la stabilità di governo”. Dieci anni di amministrazione Marino volgono al termine, durante i quali, sostiene il sindaco uscente, la città è stata preservata da “pressioni e inquinamenti”: “Ringrazio di cuore tutti i cittadini per la fiducia in questi 10 anni di sindacatura. Ho sempre cercato di mantenere alto il nome della città rispettando regole e valorizzando ciò che abbiamo. La stessa fiducia da parte della città è mancata da parte della politica. Per me la politica è passione, trasparenza, legalità, non inciuci o speculazioni. E continuerò a mettere al servizio della città la mia competenza e la mia esperienza. Ho avuto il privilegio di presiedere la Srr e ho vissuto un periodo complicato come quello della pandemia, un momento delicato che credo di aver affrontato bene sempre nell’interesse comune”.