“Creare casa” è amore
La festa dei ministranti e dei ragazzi della Catechesi a Piazza Armerina
“Creare casa” (Christus vivit, 217). Questa la parola chiave che ha contraddistinto la 61ma giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, giornata vissuta nella nostra Diocesi lo scorso 5 maggio e organizzata dall’Ufficio diocesano vocazioni e dall’Ufficio catechistico diocesano nei locali del Seminario vescovile di Piazza Armerina, dove si sono ritrovati insieme seminaristi, bambini, ragazzi, catechisti, famiglie, per la festa dei ministranti e dei bambini della catechesi. L’incontro ha visto la partecipazione di circa duecento bambini provenienti da ogni parte della diocesi (Enna, Gela, Barrafranca, Riesi e Piazza Armerina) accompagnati dai catechisti delle rispettive parrocchie e dai genitori, un momento di festa inclusivo con la presenza anche dei ragazzi dell’AIAS di Piazza Armerina accompagnati dal gruppo di volontari della struttura e dai giovani del servizio civile.
Degna di nota la collaborazione attiva dell’Antico Borgo San Giovani, i cui membri sono da tempo una presenza consolidata di supporto alla vita quotidiana dei nostri giovani seminaristi.
Dopo l’arrivo delle 9,30 ed una breve colazione i bambini sono stati suddivisi in gruppi ed hanno partecipato a quattro laboratori: il tour delle meraviglie, la stanza dei segreti, il laboratorio creativo ed infine quello di cucina.
Fra una visita ed un’altra, in un tour presso la chiesa San Domenico e le stanze che furono di Mons. Mario Sturzo, nominato Vescovo nel 1903, i bambini si sono cimentati nella realizzazioni di piccoli oggetti in legno e di biscotti prelibati che hanno deliziato i palati dei presenti.
Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, il raduno si è spostato in Basilica Cattedrale per partecipare alla celebrazione presieduta dal Vescovo Gisana dove abbiamo concluso con altri momenti di gioco all’esterno sulla piazza Cattedrale.
L’esperienza della Festa ha rappresentato un momento significativo che rimanda alla speranza, alla gioia, allo stare insieme in comunione fraterna: l’incontro con Gesù è sempre una festa!
Il tema dell’accoglienza è stato il punto nevralgico del motto “Creare casa”, per il quale bambini e ragazzi che non si conoscevano sono diventati compagni di squadra che hanno ascoltato e parlato lo stesso linguaggio, la Parola del Vangelo seminata, evocando allo stesso tempo l’incontro di Gesù con i dodici. In Cristo l’incontro dell’Io con il Tu, diventa Noi, quel Noi che si afferma nell’amore fraterno con il mio prossimo, l’ultimo comandamento donato all’uomo. Nell’inclusione e nell’integrazione seminaristi, animatori, catechisti, famiglie, come comunità educante hanno servito strumenti pedagogici ed ecclesiali necessari per “Creare casa”: una Chiesa, una comunità parrocchiale, una famiglia, quale spazio sempre più capace di accoglienza cordiale, libera fraterna, della buona Novella, in cui far crescere vocazioni in Cristo nostro Signore.