Demenza in provincia di Enna: Le richieste di Giarracca
In occasione del Convegno svoltosi a Barrafranca lo scorso 22 aprile (di cui abbiamo dato notizia https://www.settegiorni.net/2024/04/26/al-palagiovani-di-barrafranca-un-convegno-su-demenza-emergenza-del-3-millennio/) su “Demenza, Emergenza del 3° Millennio”, organizzato dall’AADE di Enna, con il coinvolgimento dell’ASP di Enna e del Rotaract di Piazza Armerina, con il patrocinio del Comune di Barrafranca, il presidente Rocco Giarracca, con un documento pubblico, ha ringraziato ulteriormente per “il permesso di organizzare questo convegno sulle demenze e sui disturbi cognitivi, che rientra in un progetto di informazione a livello nazionale denominato Fondazione Maratona Alzheimer”.
Infatti, con questa iniziativa “vogliamo accendere un faro su questa problematica socio sanitaria che già l’organizzazione Mondiale della Sanità ha definito devastante, priorità della Sanità pubblica”. In modo specifico “chiediamo al Commissario dell’ASP di Enna di attenzionare in tempi relativamente brevi la situazione del settore demenze e quello delle patologie cronico neuro degenerative nella nostra provincia, che ad oggi, a nostro parere, vive un momento di estrema confusione funzionale che ovviamente ne limita la reale efficacia ed efficienza nell’assistenza a questa particolare fascia di pazienti estremamente fragili”. Invero, dopo la disponibilità dimostrata, dopo il nostro primo incontro avuto agli inizi di marzo, nel ribadire la nostra totale collaborazione, dice il presidente, “le riportiamo le aspettative delle centinaia di famiglie del territorio ennese aderenti alla nostra associazione: senza dire che alcune modifiche potranno essere realizzate tramite la stesura del Nuovo Atto Aziendale, ma ciò richiede tempi tecnici a breve scadenza”. Il presidente Rocco Giarracca nel chiedere “l’attivazione del servizio di trasporto per i malati della nostra provincia – incomprensibilmente con un pulmino bloccato”, con viva forza, ha chiesto “l’adeguamento del personale del Centro nelle varie figure professionali necessarie ad assicurare quella appropriatezza di servizio che rappresenta l’unica speranza per le centinaia di pazienti che ad oggi frequentano la struttura di Piazza Armerina, che rappresenta l’unico punto di riferimento non solo per i malati della provincia di Enna, ma anche per quelli della provincia di Caltanissetta e Catania”. Occorre dire, affermava in chiusura del convegno il sindaco Giuseppe Lo Monaco, che il nostro territorio dove più volte è stato lamentato l’impoverimento sanitario, ha bisogno di speranze. Tuttavia si coglie un diffuso sentimento di abbandono da parte dell’Istituzione sanitaria per deficienza di servizi.