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I dati riguardano il 2022. A Piazza Armerina si vince di più nel gioco

Il gioco d’azzardo nei comuni della Diocesi

In continuo aumento in Italia i dati che riguardano il gioco d’azzardo con le conseguenti ricadute negative sulla salute psichica degli scommettitori ed la diffusione del fenomeno della ludopatia. I dati disponibili riguardano il 2022 e sono stati pubblicati dall’agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Una lunghissima sfilza di dati che riguardano tutti i tipi di gioco enumerati comune per comune. Ci limitiamo a riportare i dati più salienti che riguardano i 12 comuni che ricadono nel territorio della diocesi di Piazza Armerina. La parte del leone ovviamente la fa Gela che è il comune più popoloso con un totale di giocato fisico (le scommesse giocate fisicamente presso i punti autorizzati) pari a 74.463.770 euro. Di essi 53.877.173,12 sono state le vincite distribuite ai giocatori. Ma accanto al giocato fisico c’è anche il giocato telematico (le scommesse effettuate on-line) con un importo quasi doppio di 132.677.294,39 e vincite pari a 124.745.768. La differenza ovviamente va all’erario e ai concessionari.

Il fenomeno è stato studiato dalla Commissione regionale di Pastorale Sociale e del Lavoro della Conferenza Episcopale Siciliana, in un recente incontro a Caltanissetta, nell’ambito del tema delle “dipendenze”. Il consumo di alcol, la diffusione delle droghe sintetiche, in particolare del crack, la propensione al gioco d’azzardo sono problemi sociali che interrogano le comunità e anche la Chiesa e richiedono un approfondimento di conoscenza per poter agire anche attraverso la prevenzione e la cura.
In particolare i dati riguardanti il gioco d’azzardo sono stati oggetto dell’attenzione di una campagna nazionale dal titolo “Mettiamoci in gioco” il cui esponente regionale, il dr. Gino Gandolfo di Trapani, ha illustrato la memoria scritta in ordine al Disegno di Legge recante disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza.
Il fenomeno infatti diventa ogni giorno più preoccupante e richiede interventi legislativi ormai improcrastinabili.
“Ciò che purtroppo manca – ha sottolineato Don Armando Zappolini, Portavoce nazionale Campagna “Mettiamoci in gioco”, è un’etica in grado di farsi carico di una visione sociale inclusiva, in condizione di mettere in seria discussione i valori oggigiorno perpetuati, ossia quelli della sopraffazione dell’individuo, a favore del ‘sistema’. Non si tratta di vietare, ma di regolamentare un fenomeno che non è più sostenibile. Il Comparto dei giochi e delle scommesse necessita di profonde correzioni e deve muovere prima di tutto dalla tutela della salute dei giocatori e dalla sostenibilità: tutto ciò passa necessariamente da un apparato pubblico che ne garantisce legalità ed efficienza”.

La tabella riassume i dati comune per comune dell’anno 2022



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