Conferenza a Pietraperzia del cappuccino P. Salvatore Vacca
Il valore religioso e sociale delle Confraternite
Nell’ambito delle attività formative organizzate dalla Confraternita Preziosissimo Sangue di Cristo di Pietraperzia per celebrare i 300 anni di titolazione della confraternita il 13 luglio ha avuto luogo presso la Chiesa S. Maria di Gesù in cui ha sede una conferenza su “Testimoni della carità e risvolto sociale delle confraternite” di P. Salvatore Vacca o.f.m. capp., docente di Storia della Chiesa presso la Pontificia Facoltà Teologica di Sicilia e direttore della biblioteca.
Le confraternite sono state le prime forme associative di laici in campo religioso, composte quasi esclusivamente di uomini, a volte associati perché svolgevano la stessa arte o mestiere o professione.
Il cappuccino si è soffermato a delinearne le attività di natura religiosa e sociale nel periodo che va dal 1700 all’unità d’Italia, epoca di fondazione della confraternita Preziosissimo Sangue, evidenziandone il compito formativo di trasmissione della religiosità e devozione attraverso il coinvolgimento della famiglia, la valenza caritativa che si esprimeva attraverso il mutuo aiuto verso i sodali, la costituzione della dote per il maritaggio di ragazze povere, l’accompagnamento alla buona morte, nonché altre opere di natura caritativa nei confronti dei più bisognosi. P. Vacca si è valso della lettura di alcuni documenti e in particolare di una lettera di Ferdinando di Borbone, cui era stato chiesto da parte dell’autorità ecclesiastica di sciogliere le confraternite, a volte ritrose nell’obbedienza al clero. Il sovrano evidenziava il ruolo meritorio svolto dalle stesse mostrandosi preoccupato dei risvolti negativi di una eventuale soppressione della quale era contrario.
P. Salvatore, criticando l’appiattimento e l’omologazione odierna in cui si vogliono costringere le confraternite attraverso uno statuto uguale per tutti, ha inoltre evidenziato l’originalità di ogni confraternita espressa attraverso un proprio statuto che rifletteva la situazione religiosa e sociale del tempo e del luogo, mostrando una capacità di incarnazione da cui trarre esempio.
Presente all’incontro anche il vescovo mons. Rosario Gisana, intervenuto a conclusione, il quale ha poi presieduto la celebrazione eucaristica unitamente a P. Vacca e a mons. Giovanni Bongiovanni, parroco e assistente spirituale della confraternita.
Il prossimo incontro è stato fissato per sabato 21 settembre con una conferenza sulla statua del Cristo Risorto, recentemente restaurata, attraverso un documento rinvenuto nel corso del restauro all’interno della stessa ad opera del prof. Salvatore Anselmo e dello scultore Antonino La Verde di Licata.