La Caritas diocesana accanto a “bambinisenzasbarre”
“La partita con mamma e papà”
Con l’ultima “partita” disputata a Gela il 4 novembre si è conclusa l’iniziativa europea di “bambinisenzasbarre”. Nelle tre carceri, della diocesi di Piazza Armerina, si è svolta la “Partita con mamma e papà“, iniziativa che promuove incontri tra genitori detenuti e figli, organizzata da “Bambinisenzasbarre” in collaborazione con il Ministero di Giustizia e il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. L’evento è parte di un progetto che coinvolge numerosi istituti penitenziari italiani. Anche quest’anno la Caritas diocesana insieme a Young Caritas ha sostenuto tale iniziativa. La proposta è stata accolta con grande partecipazione sia a Gela, a Piazza Armerina che a Enna, grazie alla proficua attività svolta dall’area trattamentale delle tre case circondariali e all’impegno della Polizia penitenziaria, nonché dei relativi direttori.
Le partite sono iniziate con la benedizione delle famiglie da parte dei cappellani, padre Ilario, padre Giacomo e padre Raimondo, i quali con tanto amore, con l’aiuto di diversi volontari, supportano le fragilità degli ospiti delle Case Circondariali.
Genitori e figli hanno condiviso ore di svago e spensieratezza. Questa edizione 2024, ha avuto anche un significato particolare, celebrando i dieci anni della firma della “Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti“, che quest’anno viene presentata anche a livello europeo grazie alla rete Children of Prisoners Europe (Cope). La giornata ha puntato a sensibilizzare sull’importanza dell’inclusione sociale e della tutela dei diritti dei bambini, spesso vittime di pregiudizi e discriminazioni a causa della condizione dei propri genitori.
Alle “partite” giocate nelle tre casi circondariali, si è aggiunto l’evento “GiochiAmo a giocare”, promosso ed organizzato dalla Caritas diocesana e dalla Young Caritas, presente con diversi giovani della Diocesi, coordinati dalla instancabile volontaria Stefania Libro, i quali hanno condotto giochi di gruppo ed hanno animato le mattinate ed organizzato il rinfresco offerto dalla Caritas diocesana. Osservare come questi giovani si sono spesi in questa attività,rende il tutto ancora più prezioso e da speranza per un futuro migliore.
Poter giocare a pallone con i genitori non è facile per i figli dei detenuti, ma addormentarsi tra le braccia di papà è ancora più raro, quasi un sogno di difficile realizzazione, ma è accaduto, proprio nell’ultima partita svoltasi a Gela il 04 novembre, nessuno dei volontari presenti potrà mai dimenticare tanta tenerezza.
La giornata si è conclusa tra sorrisi, abbracci e saluti emozionati e dove è stato permesso con foto istantanee, per l’occasione doppia, così che il papà ha potuto portare con se la foto e il figli altrettanto. Anche se alla fine ciascuno ha ripreso il proprio cammino, l’esperienza ha donato a tutti, e soprattutto ai bambini, ore di serenità, creando ricordi preziosi per chi vive una realtà difficile e spesso segnata dall’assenza. Questi eventisono un piccolo, grande esempio di quanto sia importante sostenere il diritto dei bambini a vivere momenti di normalità e vicinanza affettiva, ricordando che “i diritti dei grandi cominciano dai diritti dei bambini”. In tutte le tre le Case Circondariali, a grande richiesta, si sta già lavorando per l’edizione natalizia 2024 di “GiochiAmo a Giocare”.