E si cerca anche una sede più grande e più funzionale
L’Archivio di Stato di Enna, promuove la cultura
L’Archivio di Stato di Enna, diretto dalla dott.ssa Giuliana Maria Ferrara, prosegue nel ricco calendario di iniziative celebrative, giunto al suo terzo appuntamento. Nella giornata di ieri sono state inaugurate una mostra documentaria sulle carte della Sottoprefettura di Nicosia, trasferite recentemente dall’Archivio di Stato di Catania a Enna, e una mostra di pittura dal titolo “In Cammino con l’arte tra passato e presente”, a cura dell’associazione “Libri & Altrove”.
Ferrara, con un intervento appassionato, ha voluto sfatare “la concezione di un Archivio di Stato come posto grigio e buio, perché –ha sottolineato – noi promuoviamo la cultura a 360 gradi”. “Con questa terza apertura – ha detto – vogliamo far conoscere la nostra attività e, soprattutto, il lavoro di conservazione e di restauro dei documenti, aspetti ancora poco conosciuti. In questo senso, abbiamo deciso di dedicare questa serata a uno degli archivi più particolari, quello del tribunale di Enna, al quale la commissione ha lavorato molto. In quasi due anni – ha aggiunto – abbiamo movimentato quasi un chilometro di documenti che costituiscono un’importante fetta della storia del nostro territorio, conservata qua solo in parte”. Dunque, l’Archivio è in continua espansione e per questo motivo necessita di una sede più ampia: “Siamo sempre alla ricerca di una sede più funzionale, centrale e prestigiosa – continua Ferrara. La nostra prelazione va sull’ex convento San Marco o su l’ex sede della Banca d’Italia, perché vogliamo migliorare le nostre attività e dare una maggiore offerta culturale ai cittadini. Il patrimonio documentario attuale, che potrebbe molto presto superare i 5 chilometri, va dal 12° secolo ai giorni nostri e contiene, oltre a prestigiose pergamene e il preziosissimo fondo notarile, gli archivi di enti come prefettura, questura, ex preture, corporazioni soppresse e anche archivi di famiglia. La documentazione è stata depositata, in parte, in interrati – ha concluso Ferrara – ma purtroppo è stata interessata da due eventi deleteri: dall’attacco di alcuni insetti che stavano incominciando a distruggere delle pagine e dalla terribile bomba d’acqua del 2021 che ha causato infiltrazioni in un interrato e per la quale abbiamo dovuto spostare tantissima documentazione”. Infine, Ferrara ha anche annunciato la digitalizzazione di tutto lo Stato Civile, con la quale “se si vogliono fare ricerche, si possono fare tranquillamente da casa”. L’iniziativa si è conclusa con la proiezione del documentario “La primavera di Pergusa”, realizzato in occasione del 50° anniversario della fondazione della confraternita SS. Crocifisso di Pergusa.