Recensione al volume di Giovanni Castaldo. Inventario, a cura di Giovanni Castaldo, 2023, pp. XXI, 507, tav. 7
L’Archivio della Nunziatura Apostolica in Italia, III. (1953-1958)
In questo 2023 l’Archivio Apostolico Vaticano può offrire ai suoi ricercatori e alla comunità scientifica un volume di alto pregio, espressione del desiderio di questa insigne Istituzione della Santa Sede di promuovere gli approfondimenti sulla storia del papato contemporaneo con strumenti di qualificata utilità qual è l’Inventario della Nunziatura Apostolica in Italia per gli anni 1953-1958, affidato alle attentissime cure del professore Giovanni Castaldo.
Giovanni Castaldo ha già offerto nel recente passato i frutti del suo impegnativo lavoro di archivista nell’Istituzione centrale della Santa sede dedicata agli archivi, offrendo i due volumi che coprono la storia della Rappresentanza pontificia in Italia eretta dopo i Patti Lateranensi, dal 1929 al 1939 il primo volume e poi dal 1939 al 1953 il secondo.
Il volume che qui si vuole presentare copre l’ultimo quinquennio del pontificato di Pio XII, l’ultimo scorcio caratterizzato da una sempre intensissima attività apostolica ma anche dal lento declino fisico. L’arco cronologico individuato risponde ad una duplice caratterizzazione, da una parte esso copre gli anni non ancora confluiti in un inventario e sino comunque al 1958, ultimo anno in cui sono accessibili gli archivi vaticani e dall’altro sono gli anni in cui fu Nunzio Apostolico monsignor Giuseppe Fietta il quale nel suo curriculum poteva vantare un’esperienza diplomatica di tutto rilievo.
Il nostro Giornale online con soddisfazione presenta questa preziosa fatica storica e letteraria del professore Castaldo non soltanto per la peculiare meritevolezza nell’ambito degli strumenti di ricerca ma anche e soprattutto perché ci vantiamo di avere il professore Castaldo tra i nostri condiocesani essendo egli nativo di Enna e nipote di uno dei sacerdoti della nostra diocesi ormai passati al Padre ma che hanno segnato la storia e il ritmo ecclesiale e ci riferiamo a monsignor Velardita, per anni rettore del nostro Seminario diocesano e formatore di generazioni di giovani, in modo particolare piazzesi.
Un inventario non è un’opera di leggibilità spensierata ma un trampolino di lancio che immette nella frastagliata costellazione degli eventi storici attraverso una raccolta sistematica, indicizzata e ragionata, di quanto contenuto in un archivio, specchio dei rapporti umani e delle vicende storiche. Il quinquennio in questione, così come ricostruito nell’Inventario, offre un approccio a complesse vicende politiche, diplomatiche e religiose legate a doppio filo non soltanto ai rapporti stato-chiesa in Italia ma anche alle problematiche religiose italiane e non, con una necessaria apertura da parte della stessa Nunziatura in Italia alle questioni internazionali attraverso i rapporti che la stessa, in modo particolare il Nunzio, aveva con gli altri diplomatici stranieri accreditati a Roma.
Il quinquennio in questione ha ormai lasciato alle spalle da tempo le dolorose vicende delle dittature e della Seconda guerra mondiale, è un’Italia ormai indissolubilmente repubblicana quella con cui si interfaccia la Santa Sede rappresentata da monsignor Fietta ed è un’Italia ormai pronta al decollo del boom economico. Nell’Inventario troviamo le vicende legate a De Gasperi che proprio nel 1953 affronta il tramonto della sua esperienza politica dopo il fallimento della legge elettorale maggioritaria e la necessità subodorata da diverse forze politiche di un’apertura a sinistra, tanto temuta dalla Sede Apostolica.
Sono gli anni della nascita della televisione italiana con un afflato tipico di quegli anni, oggi non più comprensibile, di uno stretto rapporto tra Santa Sede, episcopato italiano e vertici della televisione, chiamate a discernere i criteri di moralità nella selezione di film e spettacoli. Troviamo anche la documentazione relativa alle diocesi italiane con la provvista di due importanti diocesi, Milano alla quale è destinato proprio il sostituto della Segreteria di Stato monsignor Giovanni Battista Montini, e Venezia dove andrà il Nunzio Apostolico in Francia monsignor Roncalli, futuro Giovanni XXIII. Risulta significativo poi trovare tracce nell’Inventario anche del progressivo disgelo delle relazioni diplomatiche della Santa sede con l’Unione Sovietica che negli anni ‘50 affronta una metamorfosi epocale nel passaggio da un sistema perentoriamente chiuso ad un’altro capace di mettere in discussione se stesso come quando lo stesso Krusciov nel 1956, al XX Congresso del partito comunista dell’Unione Sovietica, denuncia i crimini di Stalin e nella possibilità di interfacciarsi con la Santa Sede si apre a relazioni più significative con l’occidente che non riescono a toccare purtroppo le chiese che stanno alla base, costrette ancora al silenzio.
Il prezioso strumento di ricerca impreziosito dall’indice dei nomi, dei luoghi e delle istituzioni, come scrive il professore Malgeri nell’Introduzione al poderoso volume, permette “di avere a disposizione preziose indicazioni su fonte documentarie che ci consentono di studiare e approfondire un materiale archivistico che evidenzia momenti cruciali e significativi nella storia della Chiesa nel corso degli anni ‘50 nella fase declinante del pontificato di Pio XII”.
Un’altra pietra miliare nella ricerca storica del papato novecentesco, uno strumento prezioso per i ricercatori, un’altra grande fatica letteraria della quale e per la quale dobbiamo dire ed essere immensamente grati al professore Giovanni Castaldo. Il volume, del costo di 45 euro, è in vendita presso il sito dell’Archivio Apostolico Vaticano www.archivioapostolicovaticano.va