E’ andato in scena lunedì 20 maggio presso la Casa Circondariale di Enna lo spettacolo teatrale “Sogni appesi” a conclusione del laboratorio teatrale della Caritas diocesana. In scena sia gli ospiti della Casa Circondariale e sia i giovani provenienti da gruppi giovanili della diocesi che hanno aderito alla proposta di Young Caritas. Il laboratorio è stato condotto da Stefania Libro e Filippo Marino volontari Caritas che da anni promuovono laboratori educazionali presso gli istituti penitenziari della diocesi. In realtà i volontari seguono in parallelo due laboratori, il primo dentro l’istituto penitenziario il secondo all’esterno con i giovani. I due laboratori si sono fusi nell’ultimo mese, quando i giovani hanno avuto il permesso per entrare presso la struttura penitenziaria di Enna.[expander_maker id=”1″ ] In scena è andato il dramma de “ I Malavoglia” di Giovanni Verga. Un testo non semplice, che è stato arricchito dai sogni dei personaggi, che nei mesi precedenti alla rappresentazione hanno lavorato insieme ai volontari per tirare fuori una prospettiva diversa rispetto alla classica lettura che se ne fa dell’opera.
Sono state tre le “messa in scena”. Le prime due rappresentazioni teatrali hanno visto tra gli spettatori gli ospiti della casa circondariale, mentre l’ultima ha avuto come pubblico gli stessi parenti degli attori. Quest’ultima ha portato con sé un’elevata carica emotiva. La rappresentazione è stata molto apprezzata dal pubblico il quale ha applaudito, ha riso e si è commosso.
Notevole è la sinergia messa in campo per la realizzazione del progetto. L’attività teatrale della Caritas è sostenuta sia dalla direzione del penitenziario, dr.ssa Di Franco, che dall’area trattamentale, dr.ssa D’Amore, e trova il supporto della Polizia penitenziaria dell’istituto ennese, nonché del cappellano, padre Giacomo Zangara, il quale non ha voluto fare mancare il suo sostegno calcando lui stesso il palcoscenico.
Il successo dello spettacolo “Io sono Dante’ del precedente laboratorio teatrale ha rafforzato negli operatori l’idea che il teatro possa essere uno strumento efficace per lanciare un messaggio di valenza socio-riabilitativa, offrendo agli allievi detenuti una possibilità di reinserimento nella società.
L’amministrazione penitenziaria si è attivata per rappresentare lo spettacolo presso il teatro comunale “ Neglia” di Enna. [/expander_maker] [su_custom_gallery source=”media: 9150,9151″ limit=”40″ link=”lightbox”]