I partecipanti hanno riflettuto e si sono confrontati sul tema “A braccia aperte”, parole che Papa Francesco ha pronunciato in piazza san Pietro il 25 aprile scorso incontrando l’Azione Cattolica: Allo stesso modo crediamo “che in ogni situazione (…) c’è sempre una via d’uscita” e non esistono luoghi privilegiati in cui testimoniare la bellezza della vita cristiana, perché siamo convinti che sia sempre possibile ricevere un abbraccio che manca, che salva, che cambia la vita”. Così l’Azione cattolica vuole essere; un’associazione a braccia aperte è una realtà in cui si pratica il dialogo intergenerazionale come scelta di fondo: in Ac si cresce insieme perché a ogni età è possibile prendere parola ed essere protagonisti. Ragazzi, giovani, adulti che, insieme, fanno esercizio di corresponsabilità e di accompagnamento reciproco, con lo stile della cura che non lascia indietro nessuno e in cui ogni persona può al tempo stesso dare e ricevere.
Nel corso della giornata si sono svolte relazioni e laboratori sotto la guida della presidente diocesana Giuseppina Zaffora e i responsabili del settore adulti, Carmela Arcidiacono e Benedetto Brizzi, i membri del Consiglio diocesano e la presenza di tanti soci.
Dopo la condivisione dell’agape fraterna, nel pomeriggio abbiamo avuto il piacere di fare insieme una passeggiata culturale visitando le chiese dell’Itria e della Chiesa Madre guidati dallo storico dell’arte, il barrese Angelo Faraci che ci ha illustrato e fatto apprezzare la bellezza e il significato iconografico e spirituale delle opere artistiche custodite in queste chiese.
A conclusione ci siamo ritrovati attorno all’altare per la celebrazione Eucaristica presieduta dall’Assistente diocesano del settore adulti don Alessio Aira e concelebrata dal parroco don Salvatore Nicolosi, mentre l’animazione liturgica è stata curata dal coro dei giovani della parrocchia. Un’esperienza di gioia che si siamo portati nelle nostre case.